Chartreuse

1084, San Bruno arriva a Grenoble assieme a sei compagni per trovare un luogo dove poter meditare e vivere seguendo i dettami della regola benedettina. Nella citta' francese incontra il vescovo Sant'Ugo. Sant'Ugo ha recentemente fatto uno strano sogno in cui Dio gli dice di edificare una nuova chiesa, il luogo dove costruirla gli viene indicato da sette stelle e corrisponde al "Deserto della Chartreuse", una zona montuosa e non popolata a nord di Grenoble. Quando avviene l'incontro Sant'Ugo accompagna San Bruno nella zona indicatagli dalle stelle, dove inizia l'edificazione di una prima cappella in legno e San Bruno, basandosi sulla regola benedettina, puo' vivere assieme ai suoi compagni una vita contemplativa, in solitudine e con un rigido rispetto del silenzio. Il nuovo ordine monastico fondato da San Bruno verra' chiamato Cistercense, proprio da Chartreuse (in francese e' chiamato "ordre des chartreux"). [Nota per la Capa] Successivamente papa Urbano II da' il permesso a San Bruno di fondare una seconda certosa, quello di Serra San Bruno in Calabria, dove il santo vivra' gli ultimi anni della sua vita.
Questa la nascita dell'ordine certosino e del monastero della Grande-Chartreuse. La storia del distillato, invece, inizia 500 anni dopo, nel 1605, alla periferia di Parigi dove il maresciallo d'Estrees dona alla certosa di Vauvert un antico manoscritto contenente la ricetta per un "Elixir de Longue Vie" prodotto a partire da 130 tra erbe, piante e radici. Ma ci vuole oltre un secolo, e' il 1737, e la pazienza del monaco-farmacista Jerome Maubec per perfezionare la ricetta dell'elisir e veder nascere Elixir Vegetal de la Grande-Chartreuse! Pochi anni dopo, nel 1764, nasce anche la Chartreuse Verte. Con la Rivoluzione francese i monaci vengono arrestati e dispersi, e il manoscritto della Chartreuse inizia a passare di mano in mano, fino a che ritorna ai certosini della Grande-Chartreuse nel 1816. Nel 1838 la formula viene adattata per creare un distillato piu' dolce e meno forte, la Chartreuse Jaune.
Nel 1903 la produzione della Chartreuse viene nazionalizzata, i certosini espulsi e il monastero chiuso. I monaci si rifugiano a Tarragona, in Spagna, dove continuano a produrre il loro elisir. Nel 1935 la produzione torna in Francia, a Voiron, un paese vicino Grenoble, dove continua tuttora.
Oggi nel monastero della Grande-Chartreuse avviene la selezione delle erbe, mentre la distillazione e l'invecchiamento in botti di rovere viene effettuata a Voiron. Attualmente sono solo tre i monaci che conoscono i dettagli della ricetta, e sono sempre solo i monaci a seguire le varie fasi di produzione. Una particolarita', i monaci certosini fanno il voto del silenzio e vivono in solitudine; per seguire la produzione del distillato possono scendere nella fabbrica solo per due mesi l'anno, poi tutta la fase di produzione viene seguita via Internet dalla certosa, a 25 km da Voiron.
I principali prodotti della famiglia della Chartreuse sono:
- Elixir Vegetal de la Grande-Chartreuse (71°)
- Chartreuse Verte (55°), il prodotto piu' comune
- Chartreuse Jaune (40°)
Nel corso degli anni la produzione si e' maggiormente diversificata e gli altri distillati sono:
- Chartreuse V.E.P. (Vieillissement Exceptionnellement Prolonge') Verte (54°) e Jaune (42°), identica a quella tradizionale, ma con un invecchiamento di 12 anni (quella che vi consiglio, ma costa non uno, ma due occhi della testa)
- Chartreuse 1605 (56°), creato per i 400 anni del manoscritto nel 2005
- Liqueur du 9° Centenaire (47°), creato nel 1984 per commemorare i 900 anni della fondazione dell'ordine certosino, identico alla verte, ma piu' dolce
Curiosita':
La cantina di invecchiamento e' la piu' grande cantina per distillati al mondo.
Quentin Tarantino in "Grindhouse" e' un appassionato di Chartreuse Verde.
I colori delle due Chartreuse, giallo e verde, sono stati "codificati", quindi nel pantone si trova il giallo chartreuse e il verde chartreuse.
Io alle 11e30 di mattino, dopo la visita, ero gia' brillo; ne avevo degustate 3
Per maggiori informazioni: http://www.chartreuse.fr/
(le foto, tranne la seconda, sono state prese da questo sito)
Questa la nascita dell'ordine certosino e del monastero della Grande-Chartreuse. La storia del distillato, invece, inizia 500 anni dopo, nel 1605, alla periferia di Parigi dove il maresciallo d'Estrees dona alla certosa di Vauvert un antico manoscritto contenente la ricetta per un "Elixir de Longue Vie" prodotto a partire da 130 tra erbe, piante e radici. Ma ci vuole oltre un secolo, e' il 1737, e la pazienza del monaco-farmacista Jerome Maubec per perfezionare la ricetta dell'elisir e veder nascere Elixir Vegetal de la Grande-Chartreuse! Pochi anni dopo, nel 1764, nasce anche la Chartreuse Verte. Con la Rivoluzione francese i monaci vengono arrestati e dispersi, e il manoscritto della Chartreuse inizia a passare di mano in mano, fino a che ritorna ai certosini della Grande-Chartreuse nel 1816. Nel 1838 la formula viene adattata per creare un distillato piu' dolce e meno forte, la Chartreuse Jaune.
Nel 1903 la produzione della Chartreuse viene nazionalizzata, i certosini espulsi e il monastero chiuso. I monaci si rifugiano a Tarragona, in Spagna, dove continuano a produrre il loro elisir. Nel 1935 la produzione torna in Francia, a Voiron, un paese vicino Grenoble, dove continua tuttora.
Oggi nel monastero della Grande-Chartreuse avviene la selezione delle erbe, mentre la distillazione e l'invecchiamento in botti di rovere viene effettuata a Voiron. Attualmente sono solo tre i monaci che conoscono i dettagli della ricetta, e sono sempre solo i monaci a seguire le varie fasi di produzione. Una particolarita', i monaci certosini fanno il voto del silenzio e vivono in solitudine; per seguire la produzione del distillato possono scendere nella fabbrica solo per due mesi l'anno, poi tutta la fase di produzione viene seguita via Internet dalla certosa, a 25 km da Voiron.
I principali prodotti della famiglia della Chartreuse sono:
- Elixir Vegetal de la Grande-Chartreuse (71°)
- Chartreuse Verte (55°), il prodotto piu' comune
- Chartreuse Jaune (40°)
Nel corso degli anni la produzione si e' maggiormente diversificata e gli altri distillati sono:
- Chartreuse V.E.P. (Vieillissement Exceptionnellement Prolonge') Verte (54°) e Jaune (42°), identica a quella tradizionale, ma con un invecchiamento di 12 anni (quella che vi consiglio, ma costa non uno, ma due occhi della testa)
- Chartreuse 1605 (56°), creato per i 400 anni del manoscritto nel 2005
- Liqueur du 9° Centenaire (47°), creato nel 1984 per commemorare i 900 anni della fondazione dell'ordine certosino, identico alla verte, ma piu' dolce
Curiosita':
La cantina di invecchiamento e' la piu' grande cantina per distillati al mondo.
Quentin Tarantino in "Grindhouse" e' un appassionato di Chartreuse Verde.
I colori delle due Chartreuse, giallo e verde, sono stati "codificati", quindi nel pantone si trova il giallo chartreuse e il verde chartreuse.
Io alle 11e30 di mattino, dopo la visita, ero gia' brillo; ne avevo degustate 3

Per maggiori informazioni: http://www.chartreuse.fr/
(le foto, tranne la seconda, sono state prese da questo sito)