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Sto per dire una cosa che non credevo potesse mai succedere proprio qui, patria della polenta.
Da qualche mese mia mamma, che ha sempre fatto la polenta come da tradizione, ha scoperto, non so come, che dopo averla rimestata i primi minuti, basta ricoprire il tegame con uno strofinaccio inumidito, mettere il coperchio e far cuocere la polenta per i soliti 45 minuti senza più toccarla
Una mia amica cuoce la polenta in una pentola alta di acciaio a triplo fondo con il coperchio, su fiamma bassa, senza mescolarla mai, salvo all'inizio .
Io faccio fatica ad adeguarmi a queste nuove usanze, vorrà dire che mia mamma è più aggiornata di me, ma io la polenta preferisco cuocerla nella maniera tradizionale, mescolandola spesso, oppure con il paiolo a motore

Rimestare non serve tanto a non farla attaccare, tanto si attacca lo stesso, quanto a dare a tutta la polenta un calore omogeneo, è pronta quando si stacca dalle pareti del tegame. Purtroppo le farine che si trovano in commercio non sono più quelle della mia infanzia: mannaggia agli ibridi americani! Bisogna accontentarsi, comunque ognuno la cuoce come vuole, sempre meglio della precotta.

Mica capisco questi metodi di cottura alternativi.
La polenta assorbe acqua durante la cottura, dunque va aggiunta continuamente nuova acqua bollente, come nei risotti.

Invece col sistema Gandhiano della non-cooperazione non viene alla fine un prodotto diverso?

Scherzi vero? La quantità d'acqua giusta va messa all'inizio e mai aggiunta, in casa mia (Veneti DOC)si è sempre fatto così. Ribadisco: è la farina che non è più la stessa.

No, non scherzavo. Non so quanti facciano la polenta come dici tu, io ho sempre fatto e visto fare con l'aggiunta di tanta acqua quanta ne serve. Non so nemmeno quale sia il procedimento corretto, ma proprio dal momento che tutte le farine sono diverse...