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Mi ha sempre affascinato la descrizione "romantica" di quanto deve essere sottile la pasta per fare lo strudel: stesa con le mani a tal punto da riuscire a poter leggere attraverso la sua trasparenza una lettera d'amore...

Domenica ci ho provato...e devo dire che seguendo alla lettera i vari è stato meno difficile del previsto.

Ad un tratto volevo anche scrivere una lettera e infilarcela sotto, ma poi mi sono limitato a fotografare l'effetto finale, cioè la fetta direttamente.



P.S. la ricetta l'ho presa da ; unica variante l'aggiunta di un piccolo uovo nell'impasto.

Grazie, Rita.

Quanto all'uovo non saprei dirti, visto che non ho provato senza.
Il riposo sotto la ciotola calda è importante, ma ancor di più è avere la pasta bella oliata, per facilitarne la stesura, che ho fatto rigorosamente tutta a mano.

Comunque aggiungo dosi e procedimento da me seguiti:

Pasta:
250 gr farina 00 o manitoba
1 uovo piccolo
2 cucchiai di olio di semi
½ bicchiere acqua calda
Pizzico di sale

Impastare bene, battendo più volte sul tavolo; ungere con altro olio la superficie e coprire con una ciotola bollente (scaldarla prima con acqua bollente) per circa mezzora.
Infarinare uno strofinaccio e stendere la pasta con le mani fino a quando non diventi sottilissima, praticamente trasparente. Eliminare i bordi.

Ripieno:
1 kg di mele circa
Uva passa, pinoli, cannella in polvere, zucchero e pan grattato
Olio di semi
Burro da spennellare sullo strudel prima di infornare
Zucchero a velo da spolvere non appena cotto.

Far ammorbidire l’uva passa.
Rosolare il pangrattato con del burro e spennellare i ¾ dell’impasto steso. Il rimanente spennellarlo con dell’olio di semi. Tagliare le mele a spicchi e disporli con la parte grossa verso l’esterno; quindi tuti gli altri ingredienti.
Arrotolare aiutandosi con lo strofinaccio; imburrare e infornare a 180° per 45-60 miniuti.

Aggiungo anche un paio di foto della preparazione....