6 peperoni dolci rossi, o rossi e gialli, tagliati a strisce corte
1 cipolla, tagliata a strisce corte
1/2 chilo pomodorini
olio (o strutto)
3 cucchiai di polvere di paprika dolce
sale
pepe
due spicchi di aglio schiacciati
Dorare la cipolla, paprifikarla, girare ed aggiungere subito qualche cucchiaio di acqua fresca per interrompere la caramellizzazione (altrimenti diventerebbe amaro), quindi aggiungere le strisce dei peperoni, i pomodorini tagliati a metà, l'aglio, sale e pepe, e cucinare a lungo su fuoco bassissimo.
Statistiche: Inviato da BarbaraDiAustria — 07/06/2012, 13:58
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Spero che questo foro “ricette e tradizoni” sia il posto giusto per la domanda seguente. Vorrei tornare al soggetto della ratatouille/ratatouia/ratatuia, discusso già in un thread molto interessante ed informativo dell’anno scorso:
http://www.gennarino.org/forum/viewtopi ... =8464#8464
Che c’è una parentela più o meno stretta tra il piatto classico piemontese, descritto all’inizio del thread da Isotta, col piatto nizzardo di fama internazionale, è chiaro, e lo stesso si può dire della variante ligure (oppure famiglia di varianti) menzionata da Alisso. Secondo loro, questi pasticci o stufati di verdure in Piemonte e Liguria portano lo stesso nome che porta il piatto a Nizza, ciò è ratatouille (con varianti dialettali) e si suggerisce che storicamente si tratta di una diffusione del piatto nizzardo o provenzale, insieme col suo nome ratatouille/ratatouia, verso l’oriente a Piemonte e Liguria. A mio parere, questa versione della storia può essere vero ma mi sembra molto importante riconoscere il fatto che le ricette piemontesi e liguri abbiano anche una parentela stretta con i stufati di verdure dell’Italia meridionale (cianfotta, ciambotta, etc., etc.), in quanto l'uso di patate e fagioline sia molto disteso in Italia ma non normale nel sud di Francia (o in Catalogna). Mi chiedo dunque se l’influsso nizzarda o provenzale a questo riguardo è di una importanza secondaria e limitata (più o meno) al nivello del nome. Basta col lungo preambulo; adesso la domanda:
Esistono o esistevono altri nomi dialettali in Liguria o altrove nell’Italia settentrionale per un pasticcio o stufato di verdure (con pomodori, pepperoni, melanzane, eventualmente anche zucchine, patate, etc.)?
Mi sembra probablile che c'è una tradizione ligure (/piemontese) non direttamente dipendente sull'influsso nizzardo/provenzale e l'esistenza di un altro, antico nome del piatto -- pure come fossile linguistico -- sarebbe evidenza forte per una tradizione oriunda delle zona nord-ovest.
***
Una seconda domanda, specificamente diretto a Admin ma anche ad altri utenti che conoscono bene le tradizioni di Napoli e Campania... Nel thread dell’anno scorso sulla ratatouille, hai dato una ricetta (con una bella fotografia) per ’a capunata e’ mulignane . Io (nato e cresciuto all’estero ma con molti legami di famiglia a Campania) chiamerei lo stesso piatto ‘cianfotta’. A tuo parere, indicano questi due nomi lo stesso piatto o vengono i due usati per indicare varianti del stufato di verdure differenti?
Grazie assai per la vostra aiuta!
Antonius
Statistiche: Inviato da Antonius — 27/06/2005, 18:47
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