L'istogramma, come dice Coque stesso, è importantissimo, ed è immediato. Un vero uovo di Colombo:
Istogramma.png
in pratica è un grafico che mostra 3 curve di tono dei tre colori (RGB = Red, Green, Blue) che compongono l'immagine: in ascissa le gradazioni di tono (più scuro a sinistra, più chiaro a destra), ed in ordinata il numero dei pixel con quella tonalità. Nel caso del Bianco e nero, anziché tre curve se ne vedrà una sola.
Ora va da sé che in una foto sottoesposta le tra curve saranno fortemente sbilanciate a sinistra, e viceversa nel caso di una forte sovraesposizione esse saranno fortemente sbilanciate a destra. Quasi tutte le macchine digitali permettono di visualizzare questo istogramma subito dopo lo scatto.
Riguardo il "clonare" con più o meno disinvoltura, questo dipende da quale sia il proposito del fotografo: se si mira ad essere il più aderenti possibile alla realtà occorre essere rigorosi, se invece la modella deve dirci che la crema XYZ fa venire una pelle bellissima, ebbeh! Condivisibile o no che sia, punti neri e le piccole rughe spariranno sotto i colpi sapienti di clone ed altre diavolerie! Altro è se il fotografo vuol farci vedere la "sua" visione volutamente alterata della realtà.Statistiche: Inviato da BR1 — 18/06/2008, 18:45
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