Rispondo quindi adesso, sperando che sia ancora in qualche modo utile.
Ogni singola azione è possibile compirla in molti modi diversi; quando affermo che la mia pastiera è consapevole non ho alcuna intenzione di dire che le altre non lo sono, il nome, come ha detto anche Teresa, lo abbiamo scelto nel gruppo dei Compagni di blogger in base alle nostre specifiche competenze, e a mia è proprio quella di sforzarmi di spiegare come coniugare una buona cucina con la salute.
Il metro di paragone utilizzato da me si basa sia sulla qualità degli ingredienti sia sul sapore. Il termine consapevole è inteso in un modo preciso che spiego tantissime volte nel blog, e che mi è impossibile ripetere ogni singola volta, sarebbe una follia. Sul blog c'è comunque un disclaimer raggiungibile dalla home che spiega che tipo di ingredienti intendo quando ne parlo e cosa intendo per ingredienti consapevoli.
L'espressione "ingiustamente abbandonato" dipende dal fatto che il monococco ha ottime qualità nutritive e con le tecniche attuali non c'è alcuna difficoltà a utilizzarlo. Non è il farro monococco ad essere consapevole, ma il fatto di utilizzarlo, consentendoci quindi di variare più spesso il tipo di cereale che mangiamo. Per le intolleranze, il discorso è vastissimo e sicuramente off topic su questo forum (o almeno credo, tu che dici Teresa?).
Sono costretta a usare termini come "felice" etc perché oramai il termine "biologico" è stato svuotato di significato. Se hai un termine migliore fammelo presente, magari potrei prendere spunto per utilizzarlo.
Lo zucchero grezzo chiaro non è ulteriormente specificato perché lo zucchero in se stesso è ben poco consapevole: meno lo si usa meglio è. Quindi il fatto che sia felice o serio non inficia molto la ricetta. Ai fini della salute personalmente ritengo sia meglio comunque quello grezzo di quello sbiancato.
Ti assicuro che il termine consapevole non è marketing, ma solo un tentativo di trovare una parola che sostituisca il termine biologico, e che soprattutto implichi il diretto interessamento di chi cucina e di chi mangia alla provenienza e alla qualità in generale del cibo.
Per quanto riguarda lo strutto sul blog è indicato il modo per prepararlo in modo assolutamente consapevole, e come dicevo mi è impossibile indicare ogni singola volta di che tipo di ingrediente parlo.
Perdonami ancora il ritardo, e tieni conto che nelle mie parole non c'è assolutamente astio. Anzi adesso metto una faccina per provarlo: 
Statistiche: Inviato da ilpastonudo — 09/09/2012, 14:58
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