1. È denominato "semola di grano duro", o semplicemente "semola", il prodotto granulare a spigolo vivo ottenuto dalla macinazione e conseguente abburattamento del grano duro, liberato dalle sostanze estranee e dalle impurità.
2. È denominato "semolato di grano duro", o semplicemente "semolato", il prodotto ottenuto dalla macinazione e conseguente abburattamento del grano duro liberato dalle sostanze estranee e dalle impurità, dopo l'estrazione della semola.
3. È denominato "semola integrale di grano duro", o semplicemente "semola integrale", il prodotto granulare a spigolo vivo ottenuto direttamente dalla macinazione del grano duro liberato dalle sostanze estranee e dalle impurità.
4. È denominato "farina di grano duro" il prodotto non granulare ottenuto dalla macinazione e conseguente abburattamento del grano duro liberato dalle sostanze estranee e dalle impurità.
quindi a me pare che per ottenere la farina uno debba comunque rimacinarla, sia che lo scrivano esplicitamente sulla confezione oppure no.
Con la pasta pero' io (che in genere prendo sempre la de cecco) ho avuto una brutta esperienza prendendone una confezione "rimacinata", che poi "tirava" da morire, rendendo la stesura della pasta praticamente impossibile. Questo pero' non credo dipendesse dalla dicitura (!), quanto dal fatto che magari quella marca li' aveva un P/L troppo troppo alto (in genere la farina di grano duro ha 1.55 di rapporto P/L).
Ad esempio, in sicilia e in sardegna mi sono portata a casa a Londra bei pacchi da 5kg di semola "non firmata", che e' andata strabene.Oppure, cercando a caso, come vedrai la semola rimacinata di grano duro e' consigliata per la pasta.
Quindi, tanto per essere sicura che l'impasto poi non tiri troppo, io fossi in te ne prenderei una con la dicitura "per pasta fatta in casa", cosi' vai tranquilla.
Ciao!Statistiche: Inviato da salutistagolosa — 30/03/2008, 10:21
]]>