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CONFEZIONARE
(di Giampiero)
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Dare al
nostro lavoro in cucina una "veste" che permetta di apprezzarne la
fatica prima ancora di assaggiarlo non è difficile e
dà notevoli soddisfazioni.
E' importante crearsi uno stile e mantenerlo, migliorandolo, nel tempo.
Io, per le mie preparazioni, voglio che la confezione trasmetta un
senso di naturalità, di manualità e di "tempo";
ho scelto allora di confezionare con materiali come il vetro, la carta,
la fibra di canapa, la ceralacca. Il vetro è il miglior
contenitore che si possa usare; la carta e la fibra di canapa, lo spago
per intenderci, richiamano quel mondo vegetale che, nella maggior parte
dei casi, abbiamo interpretato (marmellate, gelatine,
succhi…); la ceralacca è simbolo del fuoco con il
quale va sciolta ma con il quale abbiamo anche trasformato quanto
c'è nel vasetto o nella bottiglia.
Se volete utilizzare i miei suggerimenti ecco cosa vi serve:
Vasi e bottiglie di vetro; i vasi con i loro coperchi nuovi, le
bottiglie con un tappo di sughero;
Carta da pacchi, un po' spessa;
Spago da imballaggio, in canapa, sottile;
Panetti di ceralacca colorata (si trovano in cartoleria…);
Forbici, colla liquida, un barattolo di latta, un fornello da
campeggio, un paio di stecconi per spiedini.
Le etichette
hanno una funzione importante; devono dire del vostro lavoro. Ecco che
dovrete inserirvi il nome della preparazione, la data in cui avete
lavorato, il numero del barattolo, che è bene accoppiare al
numero di tutti quelli preparati ("1 di 6", per
intenderci…), il peso, sia del contenuto che dell'eventuale
liquido di governo.
Nella
foto qui a fianco vedete un barattolo di tonno; l'etichetta
è stata realizzata con Excel ed è stata incollata
sul vetro. Potete copiare questo modello ma potete benissimo
inventarvene uno più personale. |
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Potete
stampare le etichette su carta da pacchi o su carta bianca o colorata;
potete realizzare etichette da incollare o etichette da
allegare… come vedete in quest'altra foto. |
La chiusura
Va da sè che avviterete il coperchio sul barattolo o
inserirete il tappo nel collo della bottiglia. Ma questo non
basta… bisogna rifinire!
Realizzate dei dischi di carta da pacchi, di diametro più
grande di 2 cm rispetto al diametro del coperchio; poggiatelo su
quest'ultimo e piegate i lembi liberi verso il basso. Poi legate con
spago, stringendo bene all'altezza del collo del barattolo; fate un
nodo e tagliate lo spago lasciandone circa 3 cm liberi oltre il nodo.
Vi serviranno per sigillare.
Se quanto volete confezionare può essere contenuto in un
pacchetto tagliate un rettangolo di carta da pacchi, che sia
sufficiente a realizzare una doppia piegatura sul lato superiore e
legatelo a croce lasciando, questa volta, 5 cm di spago libero oltre il
nodo; vi servirà per allegare l'etichetta, alla quale avrete
fatto un foro sull'angolo superiore sinistro attraverso il quale far
passare lo spago. E poi sigillate con ceralacca.
Nel caso della bottiglia, e specialmente se la
vostra preparazione dovrà essere conservata a lungo, la
chiusura con ceralacca assolve anche al compito di inibire totalmente
la penetrazione di aria all'interno della bottiglia. Fate
così: scaldate la ceralacca in un barattolo di latta,
stretto e alto; immergetevi il collo della bottiglia (capovolgendola!!)
fino all'altezza che avrete stabilito; ruotatela all'interno del
barattolo ed estraete il collo così ricoperto. Fate
gocciolare all'interno del barattolo la ceralacca in eccesso e
rimettete in verticale la bottiglia; qualche minuto e la ceralacca si
sarà solidificata. Fate qualche prova per "prendere la
mano"; la ceralacca solida si rompe col dorso di un coltello pesante e
può essere riutilizzata quante volte vorrete, basta
riscaldarla di nuovo…
Anche in questo caso, se vorrete, potete rifinire ulteriormente con
carta da pacchi e spago; il metodo è lo stesso che avrete
usato per i barattoli.
La sigillatura
Sigillare sul nodo o sui lembi di spago oltre il nodo aggiunge una
macchia di colore alla confezione. Portate in temperatura la ceralacca,
nel solito barattolo. Immergetevi uno steccone in legno, di quelli che
si usano per gli spiedini, e fate gocciolare la ceralacca raccolta sul
punto dove volete applicare la sigillatura. Ricordate di tenere fermo
lo spago fin quando la ceralacca sarà solidificata.
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Giampiero
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